lunedì 8 marzo 2010

Risate amare gallipoline: Ci frabbaca e sfrabbaca nnu perde mai tiempu (i cittadini ed i commercianti invece si, è devono anche subire e stare zitti!)



Siamo alle solite! Anche l’ordinaria amministrazione, ovvero la riparazione di ciò che viene rotto, diventa un evento eccezionale di cui l’amministrazione comunale può solo vantarsi e sbandierarne i meriti. Almeno fino a quando le cose vanno per il verso giusto, sia pur a tratti.

Ma quando le cose vanno male, i tratti per il verso sbagliato, guai a chi dice qualcosa. Guai a chi alza la testa, ed a modo suo, democraticamente (in maniera scherzosa o macabra) decide di dare fiato alle trombe per sollecitare, per sensibilizzare, per denunciare all’opinione pubblica.

E quello che è accaduto nei giorni scorsi a Gallipoli, in merito alla vicenda dell’ennesima ed imprevista interruzione dei lavori di rifacimento del basolato, nella centralissima via Antonietta De Pace nello specifico, per non voler citare anche le altre vie che sono ancora, da anni ormai, dei cantieri a cielo aperto.

L’esasperazione dei cittadini e degli operatori commerciali del Centro Storico, per il permanente e pluriennale “stato di cantiere” che è il borgo antico, si è espressa con il gesto simbolico e goliardico, ma pur sempre civile e democratico, dell’apposizione di una croce, di un lumino votivo e di una cartello con la dicitura “Città di Gallipoli” su un tumulo di terra all’interno del cantiere transennato in via De Pace. E che c’è di male? Peggio, ma sempre nei limiti della democrazia, sarebbe stato se invece di “Città di Gallipoli” avessero scritto “In memoria dei mo**i vostri!”.

E invece no! I cittadini hanno torto! Gli operatori commerciali hanno torto. La critica ed il dissenso si deve manifestare, se necessario, solo nei modi, tempi e luoghi che decide chi comanda in città. Vale solo la giustificazione dell’Amministrazione Comunale, per bocca del Sindaco in persona, che parla di “impossibilità assoluta della ditta che gestiva il relativo appalto di proseguire l’intervento”. E poi via le congetture ed ai veleni del solerte gendarme cittadino, l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori che lava l’onta subita affermando che “… si tratta di un atto macabro, che è stato strumentalmente messo in scena … e dal quale devo dedurre che sia stata scelta una via che esula dal dialogo ma che evidentemente nasconde finalità politiche, altrimenti non si spiegherebbero gesti che squalificano gli autori”. Caspita che politologo! Ed ancora, a proposito di questi gesti prosegue affermando che “ … inquinano il necessario e doveroso confronto tra governo locale e cittadinanza …” e in conclusione i botti finali, li corpi crossi “ … è inaccettabile questo modo becero di denigrare l’esecutivo, che nulla ha di quel confronto, anche aspro e critico purché costruttivo, che l’amministrazione accetta ed auspica e tutto invece di un attacco strumentale e pretestuoso.”

Che spessore! Che invidiabile capacità di dialogo, degna del più blasonato manuale di comunicazione e marketing. Dimenticavo che l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Uffciale Giorgio Cacciatori, mi pare abbia anche la delega ai rapporti con il cittadino.

Onestamente state proprio messi male a Gallipoli se il cittadino, anche anonimo, viene preso a “pesci in faccia” dall’assessore preposto ad intrattenere le relazioni con lui.

Forse l’assessore in questione ha dimenticato quando lo scorso hanno andava di casa in casa a chiedere il voto alle persone che oggi sta bacchettando. E’ cosa buona che se ne ricordino i suoi elettori, e non. Aspettatelo trepidanti, nelle prossime settimane, quando anche lui vi verrà a cercare per chiedere il voto al candidato alle provinciali di giugno, candidato accuratamente individuato dall’Onorevole locale. Mi raccomando; baci, abbracci ed affettuose pacche sulle spalle, come se nulla fosse accaduto e soprattutto, alla richiesta da parte dell’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori, di voto per l’amico in Consiglio Provinciale, rispondete regalandogli un piccolo lumino votivo. Riderà divertito di sicuro.

Il cittadino, come il cliente, ha sempre ragione; mai va contrastato, specie se c’è il disservizio, qualsiasi ne sia la causa. Ma che razza di amministratori comunali siete? Profondetevi piuttosto in mille scuse e riconoscete che comunque, un ritardo pur se giustificato, e sempre un ritardo nonché un disservizio. Abbiate l’umiltà e la decenza di non replicare astiosamente alle critiche del cittadino anche se espresse in maniera macabra, sgradita o anonima.

Nel mentre Gianfranco Fini in televisione rinnega la “Buonanima del Duce”, pur di concorrere alla futura Presidenza del Consiglio, l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori, rispolvera il “manganello e l’olio di ricino a mezzo stampa” ed inveisce contro i cittadini, magari gli stessi che lo hanno suffragato con una manciata di voti.

Assessore chieda scusa a tutti e si cosparga il capo di cenere; sopratutto si faccia da parte, che è meglio. Riponga diligentemente le sue medaglie nel cassetto e ceda la sua risma di carta intestata al suo sostituto.

La fila per ottenere un incarico in Giunta, fila che staziona da un anno, di fronte al portone dell’Onorevole locale, deve scorrere. Mi scusi ma, anche se da cittadina di un altro comune, le chiedo di dimettersi, in conclusione di queste ironiche riflessioni.

Non me ne voglia se lei, vestito di autorità, non sa stare allo scherzo. E’ un problema suo e le suggerisco di porvi rimedio. E la prego, si astenga dall’impartire lezioni di “… dialogo e confronto costruttivo …” ai gallipolini. A mio modesto giudizio quella è un’attività nella quale né lei, né i suoi colleghi di anti-amministrazione comunale, eccellete ad un livello tale da montare in cattedra.
Forza Gallipoli. Forza Italia!


P.S.
A Galatina hanno rifatto il basolato, di fronte alla centralissima chiesa matrice di San Pietro e Paolo, in tempi da record (se rapportati ai ritardi pluriennali del basolato nel centro storico gallipolino) e pure a Copertino, in Piazza del Popolo, dove nel sottosuolo sono stati scoperti dei resti archeologici, la pavimentazione in basoli sta per essere ultimata, una volta iniziata la fine dello scorso anno.
Anomalie gallipoline? E si, ca ui Caddhripulini siti tutti speciali!

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