giovedì 25 marzo 2010

Chiusura campagna elettorale


Questa sera alle ore 20,30 il nostro candidato al Consiglio regionale chiuderà la campagna elettorale. Vi aspettiamo a Gallipoli in Piazza Tellini.

martedì 23 marzo 2010

Comizio elettorale


Oggi ad Alezio alle ore 19.00 in Piazza Vittorio Emanuele II l'Italia dei Valori terrà pubblico Comizio. Parlerà il candidato al Consiglio Regionale avv. Tommaso Scigliuzzo.

sabato 13 marzo 2010

Comizio elettorale


Domenica 14 marzo alle ore 20.00 in Piazza Tellini, l'Italia dei Valori circolo "Noi ci siamo!" Gallipoli terrà pubblico comizio. Interverrà il consigliere comunale avv. Tommaso Scigliuzzo candidato al Consiglio Regionale .

A Gallipoli tutto può succedere


Roba da pazzi. Di stranezza se ne vedono tante a Gallipoli, ma utilizzare l'inaugurazione di un comitato elettorale per poi improvvisare un comizio su un marciapiede in pieno Corso Roma, e senza aver fatto alcuna segnalazione alle autorità competenti, è veramente troppo. E dire che protagonisti di questa strana vicenda sono stati il sindaco di Gallipoli, il deputato Vincenzo Barba, l'eurodeputato De Silvestris e il candidato al consiglio regionale Antonio Barba. Ah dimenticavo, dopo il decreto salva liste, il PDL pensa di essere esentato dal rispetto di qualsiasi norma.

Circolo Idv Gallipoli .

lunedì 8 marzo 2010

Risate amare gallipoline: Ci frabbaca e sfrabbaca nnu perde mai tiempu (i cittadini ed i commercianti invece si, è devono anche subire e stare zitti!)



Siamo alle solite! Anche l’ordinaria amministrazione, ovvero la riparazione di ciò che viene rotto, diventa un evento eccezionale di cui l’amministrazione comunale può solo vantarsi e sbandierarne i meriti. Almeno fino a quando le cose vanno per il verso giusto, sia pur a tratti.

Ma quando le cose vanno male, i tratti per il verso sbagliato, guai a chi dice qualcosa. Guai a chi alza la testa, ed a modo suo, democraticamente (in maniera scherzosa o macabra) decide di dare fiato alle trombe per sollecitare, per sensibilizzare, per denunciare all’opinione pubblica.

E quello che è accaduto nei giorni scorsi a Gallipoli, in merito alla vicenda dell’ennesima ed imprevista interruzione dei lavori di rifacimento del basolato, nella centralissima via Antonietta De Pace nello specifico, per non voler citare anche le altre vie che sono ancora, da anni ormai, dei cantieri a cielo aperto.

L’esasperazione dei cittadini e degli operatori commerciali del Centro Storico, per il permanente e pluriennale “stato di cantiere” che è il borgo antico, si è espressa con il gesto simbolico e goliardico, ma pur sempre civile e democratico, dell’apposizione di una croce, di un lumino votivo e di una cartello con la dicitura “Città di Gallipoli” su un tumulo di terra all’interno del cantiere transennato in via De Pace. E che c’è di male? Peggio, ma sempre nei limiti della democrazia, sarebbe stato se invece di “Città di Gallipoli” avessero scritto “In memoria dei mo**i vostri!”.

E invece no! I cittadini hanno torto! Gli operatori commerciali hanno torto. La critica ed il dissenso si deve manifestare, se necessario, solo nei modi, tempi e luoghi che decide chi comanda in città. Vale solo la giustificazione dell’Amministrazione Comunale, per bocca del Sindaco in persona, che parla di “impossibilità assoluta della ditta che gestiva il relativo appalto di proseguire l’intervento”. E poi via le congetture ed ai veleni del solerte gendarme cittadino, l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori che lava l’onta subita affermando che “… si tratta di un atto macabro, che è stato strumentalmente messo in scena … e dal quale devo dedurre che sia stata scelta una via che esula dal dialogo ma che evidentemente nasconde finalità politiche, altrimenti non si spiegherebbero gesti che squalificano gli autori”. Caspita che politologo! Ed ancora, a proposito di questi gesti prosegue affermando che “ … inquinano il necessario e doveroso confronto tra governo locale e cittadinanza …” e in conclusione i botti finali, li corpi crossi “ … è inaccettabile questo modo becero di denigrare l’esecutivo, che nulla ha di quel confronto, anche aspro e critico purché costruttivo, che l’amministrazione accetta ed auspica e tutto invece di un attacco strumentale e pretestuoso.”

Che spessore! Che invidiabile capacità di dialogo, degna del più blasonato manuale di comunicazione e marketing. Dimenticavo che l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Uffciale Giorgio Cacciatori, mi pare abbia anche la delega ai rapporti con il cittadino.

Onestamente state proprio messi male a Gallipoli se il cittadino, anche anonimo, viene preso a “pesci in faccia” dall’assessore preposto ad intrattenere le relazioni con lui.

Forse l’assessore in questione ha dimenticato quando lo scorso hanno andava di casa in casa a chiedere il voto alle persone che oggi sta bacchettando. E’ cosa buona che se ne ricordino i suoi elettori, e non. Aspettatelo trepidanti, nelle prossime settimane, quando anche lui vi verrà a cercare per chiedere il voto al candidato alle provinciali di giugno, candidato accuratamente individuato dall’Onorevole locale. Mi raccomando; baci, abbracci ed affettuose pacche sulle spalle, come se nulla fosse accaduto e soprattutto, alla richiesta da parte dell’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori, di voto per l’amico in Consiglio Provinciale, rispondete regalandogli un piccolo lumino votivo. Riderà divertito di sicuro.

Il cittadino, come il cliente, ha sempre ragione; mai va contrastato, specie se c’è il disservizio, qualsiasi ne sia la causa. Ma che razza di amministratori comunali siete? Profondetevi piuttosto in mille scuse e riconoscete che comunque, un ritardo pur se giustificato, e sempre un ritardo nonché un disservizio. Abbiate l’umiltà e la decenza di non replicare astiosamente alle critiche del cittadino anche se espresse in maniera macabra, sgradita o anonima.

Nel mentre Gianfranco Fini in televisione rinnega la “Buonanima del Duce”, pur di concorrere alla futura Presidenza del Consiglio, l’Assessore al Centro Storico, Cavaliere Ufficiale Giorgio Cacciatori, rispolvera il “manganello e l’olio di ricino a mezzo stampa” ed inveisce contro i cittadini, magari gli stessi che lo hanno suffragato con una manciata di voti.

Assessore chieda scusa a tutti e si cosparga il capo di cenere; sopratutto si faccia da parte, che è meglio. Riponga diligentemente le sue medaglie nel cassetto e ceda la sua risma di carta intestata al suo sostituto.

La fila per ottenere un incarico in Giunta, fila che staziona da un anno, di fronte al portone dell’Onorevole locale, deve scorrere. Mi scusi ma, anche se da cittadina di un altro comune, le chiedo di dimettersi, in conclusione di queste ironiche riflessioni.

Non me ne voglia se lei, vestito di autorità, non sa stare allo scherzo. E’ un problema suo e le suggerisco di porvi rimedio. E la prego, si astenga dall’impartire lezioni di “… dialogo e confronto costruttivo …” ai gallipolini. A mio modesto giudizio quella è un’attività nella quale né lei, né i suoi colleghi di anti-amministrazione comunale, eccellete ad un livello tale da montare in cattedra.
Forza Gallipoli. Forza Italia!


P.S.
A Galatina hanno rifatto il basolato, di fronte alla centralissima chiesa matrice di San Pietro e Paolo, in tempi da record (se rapportati ai ritardi pluriennali del basolato nel centro storico gallipolino) e pure a Copertino, in Piazza del Popolo, dove nel sottosuolo sono stati scoperti dei resti archeologici, la pavimentazione in basoli sta per essere ultimata, una volta iniziata la fine dello scorso anno.
Anomalie gallipoline? E si, ca ui Caddhripulini siti tutti speciali!

Appello ai giovani. Uscite dal silenzio dell’indolenza. (di Giovanni Carmone)

Sono un vecchio militante della sinistra di un tempo. E ne sono orgoglioso. Pur tra mille delusioni politiche ed altrettanti tradimenti che ho subito vorrei dare un consiglio ai giovani e dire loro, da buon militate passionale, che vale la pena fare politica. Non basta lamentarsi ai morsi della tensione morale che si scatena ogni volta che un nostro diritto viene calpestato, una conquista sociale viene cancellata, sotto i colpi di amministrazioni locali e nazionali spavalde ed ipocrite. Occorre reagire, uscire dal silenzio e dall’isolamento, fare gruppo. Appartenere a qualcosa di più grande e di più forte. E farsi sentire. Da tutti. Occorre essere artefici del proprio destino, oggi più che mai; essere attenti controllori dei comportamenti dei nostri amministratori. Basta deleghe in bianco. Basta cittadini distratti. Basta elettori dalla memoria corta, dimentichi delle brutture subite durante le amministrazioni ma sempre pronti a cedere il voto alle facili promesse ed ai soldi dei candidati alle elezioni. Cittadini siate forti; siate attenti e desti; siate presenti, rispettate i doveri e pretendete la tutela ed il rispetto dei Vostri diritti. Siate informati per inchiodare i cattivi amministratori alle loro responsabilità e poter scegliere liberamente.

Accostatevi, Voi giovani in particolare, alla politica. Non conta se in questo o in quel partito, in questa o quella coalizione. Avvicinatevi alla politica locale, quella che è artefice dei destini della città e delle scelte che Vi riguardano direttamente. Chiedete di essere informati, chiedete per essere presenti; che si tratti del “fantomatico parlamentino” locale del PDL o della Sezione del PD oppure del Circolo Cittadino dell’Italia dei Valori. Pretendete un contatto diretto con gli esponenti politici; provate a parlare con loro, provate a farvi ascoltare ed ascoltateli quanto più spesso possibile; fate domande e pretendete delle risposte.

Bussate alle porte dei partiti, alcune Vi saranno spalancate, altre resteranno chiuse per diffidenza. E questo sarà sintomatico del rispetto e dell’attenzione che viene riservata alle Vostre istanze. Non siate solo carne da “macello in campagna elettorale”. Siate pronti. Siate informati. Siate forti e fermi quando saranno loro, i politicanti, a voler entrare nelle vostre case per estorcervi la promessa del voto. Mandateli via a calci nel fondo schiena, senza pietà, perché meritano solo il vostro disprezzo.

Nella scelta del partito o del candidato da sostenere abbiate preferenza per il nuovo, per chi si è esposto e si espone per autentico spirito di servizio. Per chi non è nipote di nessuno, per chi non ha gia parenti nell’amministrazione, per chi non ha affari propri da difendere a spese della collettività che dovrebbe andare a rappresentare e tutelare. Diffidate dei “villani che sono diventati signori”, di chi si è arricchito con rapidità, grazie ai monopoli che la politica gli ha garantito; diffidate di chi ha per “compagni” e per amici i grossi imprenditori, o di chi ha cominciato ad accumulare grosse fortune solo dal momento del suo ingresso in politica. Diffidate di quelli che grazie alle varianti ai piani regolatori hanno costruito dove per i comuni cittadini non era possibile farlo oppure di chi ha costruito più di quanto permesso a tutti gli altri. Diffidate e siate prudenti. E non promettete il vostro voto a nessuno. Subirete il ricatto morale di questi loschi personaggi e Vi sentirete vincolati se non addirittura sporchi. E dopo piangerete sul latte versato. Gallipolini! Conoscete bene Voi stessi, per ben capire quale partito politico rispecchia la Vostra identità, il Vostro essere. E chi siano i loschi figuri a cui non volete assomigliare e con i quali mai vorreste avere a che fare.

Ricordo ancora la lunga gavetta che ho vissuto nel P.D.S. attaccando i manifesti e le locandine in giro per Gallipoli, spendendomi in prima persona con il mio nome e la mia faccia; e poi le assemblee presso la sezione del partito e gli incontri provinciali e regionali. Al di fuori del partito erano essenziali e fittissime le relazioni che intrattenevo con i cittadini, qualunque fosse il loro orientamento politico.

Al contempo lavoravo, mi tenevo informato e partecipavo alla vita associativa di Gallipoli.

Oggi la politica è diventata una questione di mercato. Ci sono i sondaggi e si lavora sulla psicologia degli elettori più che sulla ricerca di soluzioni vere ai loro problemi reali. Oggi la politica è fatta di soldi, soldi che vengono investiti dai candidati nel tentativo di comprare i voti dei cittadini, perché le promesse non bastano più, soprattutto perché non si riesce più a mantanerle. I candidati investono nella politica perché sanno che andando ad amministrare potranno fare e disfare a loro piacimento gestendo i fondi pubblici, garantendosi il ritorno dei soldi investiti in campagna elettorale attraverso le speculazioni e la difesa dei privilegi. E la politica deriva e scade! E scade anche la qualità dell’azione amministrativa e scade anche la coscienza e la sensibilità politica dei cittadini. Ecco dunque il circolo vizioso, la spirale al degrado che ci conduce tutti verso il baratro sociale.

La politica dei pochi “capi bastone locali”, degli “unti del signore”, dei “salvatori della patria”, che tutto possono ma nulla fanno per la collettività, trae la sua fonte di energia inesauribile dalla crisi della militanza politica, dal distacco e dall’indifferenza dei cittadini. Più la gente sta lontana dalla politica e dai partiti, lasciando operare indisturbati i “politici di professione”, più questi avranno vita facile e da “bravi amministratori” continueranno a debilitarci.

La mia, la nostra risposta, quella del circolo cittadino “NOI CI SIAMO! con l’Italia dei Valori” è una ed una sola: PARTECIPAZIONE, CONFRONTO, INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ESPERIENZA IN PRIMA PERSONA SUL CAMPO. Torniamo alle origini e depuriamo il sistema politico tutti insieme, partendo dal basso.

“NOI CI SIAMO! con l’Italia dei Valori” è prima di tutto un laboratorio politico. Vuole darsi e dare gli strumenti interpretativi per comprendere la realtà cittadina, mettendo in campo risorse umane, professionali, organizzative in grado di sollecitare l’elaborazione, individuale o collettiva, di una coscienza politica e sociale. Vuole formare e promuovere lo spirito all’innovazione. Vuole evidenziare le ragioni dell’agire politico, le motivazioni e gli strumenti con cui tale agire si misura, o peggio non si misura, nel rispetto del territorio e delle tradizioni, dell’etica, della morale, dell’equilibrato sviluppo economico, del lavoro. Vuole essere uno passaggio di riflessione per alimentare la discussione in seno all’opinione pubblica, nelle sue manifestazioni associative, istituzionali e culturali. Vuole essere momento di proposta e di progetto autentico per la città di Gallipoli, comunità portatrice di un bisogno diffuso di benessere e di crescita ad oggi non ancora soddisfatto.

Per noi centrale è l’informazione, perché essere informati significa sapere quello che succede; ma complementare e dunque centrale anch’essa, è la formazione; esse formati significa essere pronti all’azione, al cambiamento. Lo scopo di questo progetto è quello di riprodurre competenze e creare le condizioni affinché esse ne producano di nuove.

“NOI CI SIAMO! con l’Italia dei Valori” è “l’incubatrice di idee e proposte”, il contenitore, da cui deve scaturire una rete di relazioni che faccia emergere la sensibilità ed il talento politico di ciascuno di Voi giovani e porre le basi per un ricambio generazionale all’interno delle strutture politiche. “NOI CI SIAMO! con l’Italia dei Valori” è l’aggregatore di professionalità, competenze, sensibilità le più varie, provenienti dalle realtà più diverse della città di Gallipoli. “NOI CI SIAMO! con l’Italia dei Valori” ha l’ambizione di essere l’unica e vera speranza per un domani migliore e diverso, i cui artefici non potete essere che Voi, giovani cittadini di Gallipoli.

venerdì 5 marzo 2010

Denuncia voto di scambio a Gallipoli



L'avv. Tommaso Scigliuzzo, consigliere comunale di Gallipoli e candidato al Consiglio regionale per l'Italia dei Valori, ha parteciapato il 2 Marzo alla trasmissione Radiorama talk. In chiusura di trasmissione, invece del solito appello al voto, ha voluto spendere alcune parole per il vergognoso sistema del voto di scambio a Gallipoli.

mercoledì 3 marzo 2010