sabato 30 gennaio 2010

Gli sproloqui dell'on. Barba

C'era da aspettarselo. A difesa del "maestro di vita" e presidente del Consiglio Comunale di Gallipoli è sceso in campo proprio lui il grande Vincent, il nostro onorevole tuttofare. Ma a cosa è dovuta questa sua sparata, forse forse che il signorotto di Gallipoli si sia messo già in azione per preparare la strada e l'elezione del nipote al Consiglio regionale. Tenere le acque calme al Comune di Gallipoli rientra certamente nella sua strategia, non può permettere a nessuno di uscire fuori dai ranghi e magari sfiduciare proprio il Presidente del Consiglio Comunale. Tutti in questo periodo dovranno remare in un'unica direzione e chi più chi meno dovrà dare il suo contributo all'ascesa del nipote prediletto. Definire un atto di sciacallaggio politico l'utilizzo di uno strumento quale la mozione di sfiducia previsto dallo Statuto comunale, e teso a rimuovere dal ruolo pubblico che occupa un personaggio scomodo che continuamente mortifica con i suoi atteggiamenti la città e tutta l'opposizione, è pura follia. Un uomo che non ha avvertito la necessità di fare un passo indietro e di dimettersi, viste le pesanti accuse che gli sono state mosse tempo fa in relazione a noti fatti di cronaca, un uomo che non sente il bisogno di togliere dall'imbarazzo una città che ancora una volta si è ritrovata nell'occhio del ciclone. L'opposizione presentando una mozione di sfiducia sta semplicemente facendo il suo dovere nella speranza di risvegliare la coscienza civile di una città ormai sopita da anni.

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