C'era da aspettarselo. A difesa del "maestro di vita" e presidente del Consiglio Comunale di Gallipoli è sceso in campo proprio lui il grande Vincent, il nostro onorevole tuttofare. Ma a cosa è dovuta questa sua sparata, forse forse che il signorotto di Gallipoli si sia messo già in azione per preparare la strada e l'elezione del nipote al Consiglio regionale. Tenere le acque calme al Comune di Gallipoli rientra certamente nella sua strategia, non può permettere a nessuno di uscire fuori dai ranghi e magari sfiduciare proprio il Presidente del Consiglio Comunale. Tutti in questo periodo dovranno remare in un'unica direzione e chi più chi meno dovrà dare il suo contributo all'ascesa del nipote prediletto. Definire un atto di sciacallaggio politico l'utilizzo di uno strumento quale la mozione di sfiducia previsto dallo Statuto comunale, e teso a rimuovere dal ruolo pubblico che occupa un personaggio scomodo che continuamente mortifica con i suoi atteggiamenti la città e tutta l'opposizione, è pura follia. Un uomo che non ha avvertito la necessità di fare un passo indietro e di dimettersi, viste le pesanti accuse che gli sono state mosse tempo fa in relazione a noti fatti di cronaca, un uomo che non sente il bisogno di togliere dall'imbarazzo una città che ancora una volta si è ritrovata nell'occhio del ciclone. L'opposizione presentando una mozione di sfiducia sta semplicemente facendo il suo dovere nella speranza di risvegliare la coscienza civile di una città ormai sopita da anni.
sabato 30 gennaio 2010
giovedì 28 gennaio 2010
Mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale di Gallipoli.
Si discuterà nel prossimo consiglio comunale la moszione di sfiducia presentata da tutta l'opposizione a Palazzo Balsamo nei confronti del Presidente del consiglio comunale ing. Enzo Benvenga. Di seguito viene riportato il testo della mozione:
OGGETTO: MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E REVOCA DELL’INCARICO.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il Decreto Legislativo 267/2000;
Visto lo Statuto Comunale approvato con deliberazione del C.C. n.42 del 2.9.2002;
Visto il nuovo “Regolamento sull’organizzazione e sul funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari” approvato con deliberazione n.43 del 2.9.2002;
Visto, in particolare, l’art.21, comma 7, dello Statuto Comunale, nella parte in cui stabilisce che il Presidente del Consiglio, a seguito di mozione di sfiducia proposta da un terzo dei Consiglieri assegnati, può essere revocato dall’incarico con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati;
premesso che:
• la minoranza nei mesi scorsi con grande senso di responsabilità e rispetto verso la città e verso l’uomo - nonostante le gravi notizie apparse su ogni ordine di media e di testata giornalistica relative al Presidente del Consiglio Comunale Ing. Enzo Benvenga- ha ritenuto opportuno soprassedere nel richiedere la revoca della seconda carica istituzionale cittadina evitando di utilizzare, quale strumento di contrapposizione politica, le indagini della magistratura
• in considerazione dell’ imbarazzo in cui è stata posta la città e l’intera Assise consiliare, nessun atto di dignità politica, in attesa dei necessari dovuti chiarimenti del caso, è stato posto in essere da parte dello stesso Presidente del Consiglio Comunale, che sarebbe stato valutato ed apprezzato come opportuno e garante della collettività gallipolina e delle istituzioni cittadine;
• il Presidente del Consiglio Comunale Ing. Enzo Benvenga appare sordo a tale grave condizione in cui obbliga con la sua permanenza l’Assise comunale e la città tutta;
• il Presidente del Consiglio Comunale è un organo istituzionale preposto a rappresentare il Consiglio ed a dirigerne i lavori dello stesso;
• per l'esercizio delle sue funzioni il Presidente deve ispirasi a criteri di imparzialità intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei consiglieri.
• nell’ultima adunanza consiliare del 21.01.2010 l’Ing. Enzo Benvenga nell’esercizio delle sue funzioni di Presidente del Consiglio Comunale ha, ancora una volta, gravemente prevaricato con la sua condotta legittimi e irrinunciabili diritti, peraltro previsti e riconosciuti, dell’Assise non permettendo al Consiglio Comunale di esprimere il suo diritto di voto in relazione ad un emendamento presentato dall’opposizione;
• che nella medesima adunanza consiliare non ha consentito al dirigente dell’utc, presente in aula, di fornire chiarimenti come da specifica richiesta da parte di un consigliere di minoranza.
• che tale gesto è ultimo di una serie di condotte poco corrette e prevaricatrici per il corretto funzionamento democratico del consiglio comunale, peraltro già manifestate in altre occasioni e certamente non rispondenti agli obblighi surrichiamati propri della carica istituzionale;
tutto ciò premesso, considerato e visto,
per i motivi esposti, con voti ……………
DELIBERA
• Di dare atto di quanto in narrativa;
• Di revocare l’ing. Enzo Benvenga dall’incarico di Presidente del Consiglio;
• Di riservarsi, con atto successivo, di procedere a nuova nomina del Presidente del Consiglio Comunale secondo le procedure stabilite dall’art.21 dello Statuto vigente;
quindi, con separata votazione, palesemente espressa,
DICHIARA
il presente atto immediatamente eseguibile.
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GRUPPI CONSILIARI PD, UDC, GRANDE GALLIPOLI, NOI CI SIAMO IDV
Al Sig. Sindaco Dr. Giuseppe Venneri
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale Ing. Enzo Benvenga
Al Sig. Direttore Generale e Segretario Comunale Dr. Guido De Magistris
OGGETTO: MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E REVOCA DELL’INCARICO.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il Decreto Legislativo 267/2000;
Visto lo Statuto Comunale approvato con deliberazione del C.C. n.42 del 2.9.2002;
Visto il nuovo “Regolamento sull’organizzazione e sul funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari” approvato con deliberazione n.43 del 2.9.2002;
Visto, in particolare, l’art.21, comma 7, dello Statuto Comunale, nella parte in cui stabilisce che il Presidente del Consiglio, a seguito di mozione di sfiducia proposta da un terzo dei Consiglieri assegnati, può essere revocato dall’incarico con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati;
premesso che:
• la minoranza nei mesi scorsi con grande senso di responsabilità e rispetto verso la città e verso l’uomo - nonostante le gravi notizie apparse su ogni ordine di media e di testata giornalistica relative al Presidente del Consiglio Comunale Ing. Enzo Benvenga- ha ritenuto opportuno soprassedere nel richiedere la revoca della seconda carica istituzionale cittadina evitando di utilizzare, quale strumento di contrapposizione politica, le indagini della magistratura
• in considerazione dell’ imbarazzo in cui è stata posta la città e l’intera Assise consiliare, nessun atto di dignità politica, in attesa dei necessari dovuti chiarimenti del caso, è stato posto in essere da parte dello stesso Presidente del Consiglio Comunale, che sarebbe stato valutato ed apprezzato come opportuno e garante della collettività gallipolina e delle istituzioni cittadine;
• il Presidente del Consiglio Comunale Ing. Enzo Benvenga appare sordo a tale grave condizione in cui obbliga con la sua permanenza l’Assise comunale e la città tutta;
• il Presidente del Consiglio Comunale è un organo istituzionale preposto a rappresentare il Consiglio ed a dirigerne i lavori dello stesso;
• per l'esercizio delle sue funzioni il Presidente deve ispirasi a criteri di imparzialità intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei consiglieri.
• nell’ultima adunanza consiliare del 21.01.2010 l’Ing. Enzo Benvenga nell’esercizio delle sue funzioni di Presidente del Consiglio Comunale ha, ancora una volta, gravemente prevaricato con la sua condotta legittimi e irrinunciabili diritti, peraltro previsti e riconosciuti, dell’Assise non permettendo al Consiglio Comunale di esprimere il suo diritto di voto in relazione ad un emendamento presentato dall’opposizione;
• che nella medesima adunanza consiliare non ha consentito al dirigente dell’utc, presente in aula, di fornire chiarimenti come da specifica richiesta da parte di un consigliere di minoranza.
• che tale gesto è ultimo di una serie di condotte poco corrette e prevaricatrici per il corretto funzionamento democratico del consiglio comunale, peraltro già manifestate in altre occasioni e certamente non rispondenti agli obblighi surrichiamati propri della carica istituzionale;
tutto ciò premesso, considerato e visto,
per i motivi esposti, con voti ……………
DELIBERA
• Di dare atto di quanto in narrativa;
• Di revocare l’ing. Enzo Benvenga dall’incarico di Presidente del Consiglio;
• Di riservarsi, con atto successivo, di procedere a nuova nomina del Presidente del Consiglio Comunale secondo le procedure stabilite dall’art.21 dello Statuto vigente;
quindi, con separata votazione, palesemente espressa,
DICHIARA
il presente atto immediatamente eseguibile.
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Dichiarazioni di Pino Arlacchi sulla vittoria di Vendola alle primarie pugliesi.
«La vittoria di Nichi Vendola – sostiene Pino Arlacchi, europarlamentare di Italia dei Valori – è la vittoria della buona politica contro le pratiche oblique che rischiano di portare anche la Puglia in un vicolo cieco». «Italia dei Valori e il sottoscritto – prosegue Arlacchi – hanno criticato Vendola sul principale punto debole della sua gestione della Regione, cioè l’amministrazione degli uomini e delle risorse della sanità, fonte di problemi anche giudiziari. Si è sempre trattato, in ogni caso, di critiche costruttive, che si sono accompagnate ad un apprezzamento e a un sostegno delle altre iniziative della sua giunta, lodevoli, efficaci e sotto il segno del buongoverno». «Adesso – conclude Arlacchi – bisogna vincere le elezioni regionali in Puglia, per continuare il promettente cammino già intrapreso sotto la guida di Nichi Vendola. Italia dei Valori sarà un partner leale nella battaglia già iniziata, e speriamo lo sia anche quella parte del PD che ha osteggiato la riconferma di Vendola, cui vanno tutta la mia stima e il personale sostegno».
PRIMARIE: ZAZZERA (IDV) «SOSTERREMO VENDOLA, NOI GARANZIA PER NON COMMETTERE ERRORI DEL PASSATO»
«Faccio i miei personali auguri a Nichi Vendola per la sua vittoria alle primarie frutto di una grande determinazione e caparbietà. Gli elettori del centrosinistra pugliese hanno dato in maniera chiara il proprio consenso a Nichi Vendola, candidato presidente per le prossime elezioni regionali, riconfermandolo. L’IDV Puglia senza indugio alcuno sosterrà il candidato Presidente Vendola perché rispettiamo la volontà popolare emersa dalle primarie e uniti vogliamo arginare la destra berlusconiana». A dichiararlo è l’on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia. «Da oggi comincia il lavoro però più difficile: bisogna vincere le elezioni regionali. L’IDV ha criticato le scelte politiche del governo regionale in materia di sanità in questi cinque anni – conclude Zazzera – ma ora chiediamo a Vendola di non commettere gli errori del passato e di scegliersi meglio la squadra di governo. Noi dell’IDV vogliamo aiutarlo ed essere allo stesso tempo garanzia per i cittadini».
Eletti i 36 delegati al congresso nazionale dell'Italia dei Valori
Nell’affollatissima sede provinciale di viale Lo Rè n. 22, si è tenuta ieri, a partire dalle ore 17.30, l’assemblea provinciale degli iscritti dell'ITALIA DEI VALORI per l’elezione dei 36 delegati al congresso nazionale.
A seguito dell’incontro, al quale ha partecipato il coordinatore regionale on. Pierfelice ZAZZERA, sono stati votati all’unanimità i 36 iscritti che rappresenteranno la provincia di Lecce nel Congresso Nazionale di IDV, che si terrà in Roma il 5-6-7 febbraio 2010 e che sono stati individuati nelle persone di seguito indicate:
Carlo Madaro, Piero Saponaro, Mino Bruno, Nino Calò, Piergiorgio Caggiula, Giovanna Maria Prontera, Serafino Scigliuzzo, Alberto Russi, Alessandro Inguscio, Claudio Rizzo, Gaetano Di Donfrancesco, Domenico Delle Side, Francesco Candido, Mirco Amodio, Luigi Alemanno, Fausto Luigi Melissano, Antonio Leo, Salvatore Rizzo, Flavio Luceri, Pino Raganato, Agostino Sbriglio, Anna Laura Remigi, Lauretana Paladini, Sergio Romeo, Luigi Renna, Vito Sabato, Salvatore Ventruto, Alberto Sanapo, Giuseppe Nuccio, Fiorenzo Carlino, Marcello Isceri, Salvatori De Micheli, Francesco D’Agata, Giovanni Aprile, Lucio Lugli, Alfredo Fasiello.
A seguito dell’incontro, al quale ha partecipato il coordinatore regionale on. Pierfelice ZAZZERA, sono stati votati all’unanimità i 36 iscritti che rappresenteranno la provincia di Lecce nel Congresso Nazionale di IDV, che si terrà in Roma il 5-6-7 febbraio 2010 e che sono stati individuati nelle persone di seguito indicate:
Carlo Madaro, Piero Saponaro, Mino Bruno, Nino Calò, Piergiorgio Caggiula, Giovanna Maria Prontera, Serafino Scigliuzzo, Alberto Russi, Alessandro Inguscio, Claudio Rizzo, Gaetano Di Donfrancesco, Domenico Delle Side, Francesco Candido, Mirco Amodio, Luigi Alemanno, Fausto Luigi Melissano, Antonio Leo, Salvatore Rizzo, Flavio Luceri, Pino Raganato, Agostino Sbriglio, Anna Laura Remigi, Lauretana Paladini, Sergio Romeo, Luigi Renna, Vito Sabato, Salvatore Ventruto, Alberto Sanapo, Giuseppe Nuccio, Fiorenzo Carlino, Marcello Isceri, Salvatori De Micheli, Francesco D’Agata, Giovanni Aprile, Lucio Lugli, Alfredo Fasiello.
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