Martedì scorso, presso gli uffici del Comando Capitaneria di Porto di Gallipoli, si è espletata la gara per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti prodotti in ambito portuale, in conformità all’apposito Piano redatto dalla locale autorità marittima, nel rispetto della Normativa Comunitaria e Nazionale vigente. La gara è stata vinta da un’associazione temporanea di imprese, aventi sede in Galatina, per un importo annuo complessivo pari a circa 70.000 euro. Detto importo graverà sulle casse dei pescatori e dei diportisti che dovranno pagare anche loro la “spazzatura”, come oggi avviene per i nuclei familiari e gli esercizi commerciali. È da ricordare che ad oggi la raccolta e lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (R.S.U.) già avviene a carico del Comune di Gallipoli, mediante ditta concessionaria, e riguarda lo svuotamento dei pochi cassonetti che si trovano nelle aree portuali, in banchina ed a ridosso delle darsene in concessione. La Capitaneria di Porto di Gallipoli, non disponendo di dati certi, ha stimato in oltre 150 tonnellate la produzione annua di Rifiuti Solidi Urbani, da parte delle imbarcazioni da pesca e da diporto, giungendo in questo modo alla necessità di bandire una gara per lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento di una così ingente quantità di rifiuti. A fronte di un’attività certosina di determinazione presunta delle quantità di R.S.U. provenienti dalle varie tipologie di imbarcazioni, da pesca e da diporto, così come evidenziato nel Piano di raccolta redatto dalla Capitaneria, non sono stati indicati, con pari cura e matematica certezza, i criteri che saranno seguiti per la ripartizione del costo di 70.000 Euro tra i pescatori ed i diportisti.Al di la della notizia in se, quello che sconcerta e l’inerzia dell’Amministrazione Comunale di Gallipoli che pur effettuando la raccolta dei R.S.U. per tramite di propria ditta non si è attivata per affrontare in modo incisivo il tema della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti in ambito portuale ed ha di fatto lasciato la “patata bollente” nelle mani della Capitaneria di Porto. E questo nonostante il sottoscritto abbia richiesto, in data 10 dicembre 2008 la convocazione urgente e congiunta della Commissione Comunale Ambiente e della Commissione Comunale Pesca per affrontare con largo anticipo il problema.Appare altresì, opinabile che durante l’anno tutte le imbarcazioni che sono stabilmente ormeggiate nel porto di Gallipoli, siano esse da pesca o da diporto, producano il quantitativo incredibilmente alto di oltre 150 tonnellate di Rifiuti Solidi Urbani, a fronte di quantità trascurabili di rifiuti speciali quali vernici, solventi e contenitori annessi; oli e batterie esauste nonché residui di attrezzature da pesca. Queste tipologie di rifiuti speciali presentano il massimo impatto ambientale, ed il loro ritiro, in altri porti italiani, avviene a titolo gratuito da parte dei consorzi obbligatori per legge, mediante l’allestimento di apposite isole ecologiche.Appare dunque ipotizzabile che il Comune di Gallipoli non abbia voluto entrare nel merito, essendo di fatto “sordo” a tutte le reali ed impellenti problematiche dei pescatori, mentre la Capitaneria di Porto di Gallipoli “in solitudine“ e grazie alla discrezionalità amministrativa di cui godono le Pubbliche Amministrazioni, abbia caricato su i “Rifiuti Solidi Urbani” per addivenire, tramite gara d’appalto, alla soluzione del problema “Rifiuti Speciali”. In sintesi tutti quelli che hanno un pezzo di legno o di plastica che galleggia nel sistema portuale gallipolino, dovranno pagare la “spazzatura” perché la pubblica Amministrazione “suppone” che essi la producono e questo per consentire ad una ditta di raccogliere e smaltire, con convenienza economica, i pochi i rifiuti speciali e rigenerabili prodotti in ambito portuale. Assistiamo ancora una volta alla solita e triste sceneggiata in cui i cittadini ed i lavoratori devono essere spremuti come limoni, grazie al balletto delle responsabilità ed alla burocrazia oscura e farraginosa."
Dott.Avv. Tommaso Scigliuzzo
Consigliere Comunale d'opposizione in Gallipoli,
nella Lista Civica "NOI CI SIAMO!"
Referente Cittadino per Gallipoli de "L'Italia dei Valori -Di Pietro".
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